A poco più di 1 anno dall’EXPO, in cui Milano sarà al centro dei riflettori, bisognerebbe cercare di aggregare attorno a un progetto la cittadinanza tutta, al di là DEGLI INTERESSI DI POCHI, per dare carattere a una comunità spenta e demotivata. Ecco perché mi piace allora parlare ancora una volta del DUOMO, in quanto progetto simbolo della nostra città, e di quella che è stata PER SECOLI la più importante Fabbrica milanese. Infatti questo fu il più grande e antico cantiere cittadino e impregnò di sé l’intero abitato, non solo visivamente, con un forte impatto sullo skyline cittadino, e nella vita dei singoli, che spesso donavano tributi in denaro o in ore lavorative, ma anche nel linguaggio comune. Pensate che entrarono nell’uso quotidiano parole dedicate a questi “lavori in corso”: per esempio AD UFO proviene dalla scritta impressa nei barconi pieni di materiali per la cattedrale, ad Usum Fabricae Operis. O ancora il famoso MAGUTT non è che l’abbreviazione di magister carpentarius, Mag Ut, presente nei libri di cantiere.
Persino la forma urbana fu in qualche modo influenzata dalle attività correlate alla costruzione del Duomo: la fossa interna dei Navigli, che doveva veicolare i barconi carichi di legname e pietre per la fabbrica vennero regolarizzati e allargati, le acque irregimentate per garantirne la navigabilità tutto l’anno, quello che era un fossato a difesa delle mura divenne una nuova idea per aumentare i traffici e aprirsi al mondo dei commerci. La città divenne talmente ricca e florida da far gola alle più grandi potenze europee: prima ai francesi alla fine del XV sec. e poi agli spagnoli all’inizio del XVI sec. Questi espansero fisicamente i confini della città, ben oltre la cerchia dei navigli, ormai arteria vitale della città, ideando una nuova cerchia muraria bastionata. Fu allora che anche nelle mappe cittadine Milano mostrò il suo nuovo cuore! In altre parole, il progetto urbanistico, pietrificato per secoli, a lungo si trasformò nel cuoriforme simbolo della città che cresce.
Allora I love New York con il cuore al posto di love era una copiatura involontaria… mi piace molto questa mappa milanese a forma di cuore! Ho sempre pensato che fosse una città apparentemente ruvida ma sotto sotto molto più buona di tante altre…
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